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Sono troppo caotica per definirmi in poche parole, ma come diceva Nietzsche "bisogna avere il caos dentro di sé per partorire una stella danzante"...

sabato 30 maggio 2009

Come back to Aquila.

Questo report è stato scritto in tempi diversi. Oltre che nelle diverse giornate passate al campo, anche in diversi momenti della giornata e in momenti ritagliati dal lavoro da svolgere. Quindi sono dei piccoli spaccati anche un po' scollegati fra loro. Scusate, ma non ho potuto fare diversamente.

30/05/2009

Ovviamente non potevo resistere... e sono tornata!! :D

Altre quattro ore di autostrada a sparare cazzate, ingarellarsi con gli altri utenti dell'autostrada, o a superare le Maserati con grande soddisfazione del Doblò :P
Fa uno strano effetto, il campo è cambiato, in meno di due settimane, è "quasi" irriconoscibile: la nuova tenda refettorio, più organizzazione, molti più servizi ecc ecc.
Tornare a L'Aquila, fa strano anche perché ti ricordi tutte le strade e tutti i posti, come se fosse la strada che fai per andare all'università o quella che fai per andare "al solito posto" a fare merenda (magari non con Pacciani). Invece ci sarai passato due-tre volte e non c'eri mai stato prima...
Incredibile come le grandi esperienze ti entrino dentro senza che nemmeno te ne accorgi...

Domani arrivano gli altri volontari romani che erano con noi l'altra volta :D Che bello!!



31/05/2009

Stanotte ha scosso il terremoto diverse volte, alle cinque e mezzo mi sono anche svegliata per la scossa... Che sensazione strana.
Si!, sto abusando dell'aggettivo "strano", ma il mio cervello random, in quanto random, non trova dei sinonimi nei tempi giusti -.-
Scosse a parte, stanotte avrò dormito si e no tre ore piene: si comincia bene! Speriamo di arrivare a giovedì... O.o Fra pentole da lavare e chiacchiere da fare non si va a letto prima delle due, e la sveglia è alle sei (terremoto permettendo), maledizione!!!

Che bello!! Sono arrivati Mario e Giorgio :D Però non ho capito nulla su chi rimane con loro -.- Speriamo di trovare un buchetto per dormire (o tentare di farlo...).

Che pomeriggio!!! E' venuta un'acqua che pareva scendere a catinelle invece che a gocce... Il campo è un po' un pantano e in una nostra tenda c'è addirittura entrata l'acqua! :(

Che stanchezza infinita, stasera... il maltempo fa stancare più che mai!



01/06/09

Che tempo da lupi!!!! E' piovuto per tutta la notte e ha smesso un po' solo ora (15:47)... Che casino lavorare con la pioggia...

Ah, ecco: sono le 16:03 ed è di nuovo pioggia O.0

Parentesi Nerd sulla pioggia: essa aumenta la difficoltà di un + 3, per cui devi fare un critico con il D20 per sperare di fare una cosa fatta. Non fatta bene, proprio FATTA.
Parentesi per i non Nerd: la pioggia ci uccide un po': sia per l'umore, sia per l'umido che ti entra nelle ossa, sia per il fatto che ti affanni un monte e rendi poco poco poco :( è snervante... E questo tempaccio si protrarrà anche domani, fino a sera tardi.


Stasera, dopo cena, abbiamo organizzato una gara di ballo nel tendone mensa: è riuscita bene. Molto divertente e svagante, soprattutto per i terremotati. Io sono dovuta scappare da ogni uscita della mensa, di corsa, per sfuggire a Mario (che voleva farmi ballare) e Francesco (che si era venduto a Mario) -.-
Tutto, pur di non ballare.


Dato che anche ieri ho dormito tre orette, stasera a letto presto (si fa per dire): 01:00.


02/05/09

Strano. PIOVE. O questo tempo così all'improvviso?! -.-
Ancora pioggia, ma dovrebbe essere l'ultimo giorno.
Oggi sono più riposata: ho dormito quasi 5 ore.

Ho deciso: quando morirò voglio essere seppellita nel camper, fra tutti i fogli protocollati e archiviati O.o

Incredibile!!! Due e dico DUE raggi di sole che hanno sfondato il muro di nuvole nere...

In questa giornata, che si avvicina alla fine, gli stimoli erano pochi (il pensiero del ritorno si fa insistente e come l'altra volta non ne ho molta voglia), ma ho ricevuto una mail che mi ha fatto letteralmente commuovere. Si!, ho iniziato a piangere mentre la leggevo. Me la scritta il mio "ex" professore di biologia del liceo, che, a dispetto del fatto che non sono più una sua alunna, mi continua a insegnare la difficile arte del vivere. Come se sapesse il mio stato d'animo, mi ha ricordato chi e come sono e mi ha indicato il "nord". Per cui, la giornata si è trasformata... Grazie professore.


03/06/09

Ieri avevamo deciso di fare la spaghettata di mezzanotte, ma alle undici eravamo tutti così cotti che abbiamo fatto una breve riunione e siamo andati a dormire presto!!! Incredibile. Davvero sconvolgente...

Oggi è una bella giornata, è piovuto solo pochi minuti sul mezzo del giorno. Nonostante questo è molto triste, per me: il nostro cambio è già arrivato e domani mattina ce ne dobbiamo andare. Ed è sempre uno strazio. Adesso più che mai, visto che il legame con gli altri volontari è più di una semplice collaborazione lavorativa. E quando pensi che non sai quando li rivedrai, ti viene un groppo alla gola... Dovremo PER FORZA scendere a Roma, per rincontrarli tutti (Mario, Giorgio, Antonella, Nino, Francesco, ecc ecc).


04/06/09

Stamani si parte. Mi sono svegliata con un po' di tristezza nel cuore, visto che i saluti erano già iniziati ieri sera...

Oggi ci siamo divertiti con le foto: ne abbiamo fatte duemila mentre preparavamo la colazione. Questo mi ha messo di buon umore: ci sono delle foto troppo buffe... Mario, poi, viene sempre con delle pose assurde :D

Di nuovo a casa, di nuovo istologia, di nuovo la vita di tutti i giorni... Cercherò di sopravvivere per tornare ancora visto che ho dato la mia parola!! Spero di farmi questo regalo alla fine di luglio e speriamo di riuscire a regalarmi anche la promozione a Istologia...

Da L'Aquila è tutto (PER ORA!!!)

sabato 23 maggio 2009

Il lamento di Jack

Chi non si è mai sentito così almeno una volta nella vita?

Firenze

E' incredibile la quantità di volte che sono costretta a venire a Firenze, grazie alla FAVOLOSA "vita" dello studente pendolare, e a quanto non mi godo per niente la culla del Rinascimento, che viene, praticamente sempre, invasa da orde di turisti... Lo scorso fine settimana è venuta una consorella conosciuta a L'Aquila a trovarci (a me e agli altri confratelli che erano con me nei giorni Aquilani). Siccome non aveva mai visto Firenze, ci siamo fatti una bella girata (con ultra sudata annessa, ovviamente). E' stata una bell'occasione di godersi Firenze e non solo le panchine di fronte a neurologia -.-

E... non c'è niente da fare, Firenze ha un fascino intrinseco (nonostante tutto -.-) che la rende suggestiva. Mi sono così emozionata che mi sono messa a fare le foto come se fossi una turista :|
Eccone alcune...

















Peccato per le gru un po' dappertutto -.-

lunedì 18 maggio 2009

I miei "Virgilio"

"Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita.
Ah quanto a dir qual era è cosa dura
questa selva selvaggia e aspra e forte,
che nel pensier rinnova la paura!"

Ora, per quanto io non sia nemmeno minimamente paragonabile al sommo Dante, in questo periodo mi sono sentita decisamente SPERSA, solo che Virgilio non arrivava...

Si può dire, però, che non ero sola con tre fiere tra le balle, ci sono state diverse persone che hanno ascoltato i miei lamenti continui da depressa patologica (infatti, come dicevo a Giulia, io tendo alla depressione come il limite per x che tende a più infinito di una funzione logaritmica con la base maggiore di 1, cioè sempre e comunque, a più infinito...). E sono, inoltre, riuscite a farmi ridere e ad alleggerirmi un po' la situazione, con i mezzi più strani e buffi... Quindi, schiettamente, GRAZIE.


Uhm... Pensandoci bene, anche se non mi hanno portato in giro per il regno dei morti (ma la mensa potrebbe risultare addirittura peggiore), forse, queste persone sono state il MIO Virgilio...


Cercherò di disintossicarmi dall'autoreferenziale, ma è più forte di me, scusa, Lore...



giovedì 7 maggio 2009

E son tornata davvero...

Uffa.
Son dovuta tornare. Istologia e la SOM hanno tramato contro di me. Ma tornare a casa è stato come prendersi a martellate i coglioni... L'inutilità di trovarsi a Firenze, le persone lasciate, che già mi mancano. Stamani nell'intervallo fra istologia e genetica, non resistevo più e ho chiamato Giorgio, il Capo Campo... Mi manca, addirittura, il tempo strambo che c'è là (diaccio marmato - cardo boia - diaccio marmato; all'occorrenza pioggia)!!
Inoltre, per colpa del maledetto laboratorio di Istologia, sono arrivata a casa giusto in tempo per perdermi la telefonata della Tosca e Giovanni (due terremotati)!!
Della serie... "Già mi girano, vediamo a quanto riesco a mandarle, prima di romperle del tutto".
Ripartirò il prima possibile, e già non vedo l'ora.

P.S. Non mi sono dimenticata delle foto, ma sto aspettando anche quelle degli altri per poter fare una raccolta più dettagliata (e per eliminare quelle in cui sono venuta male :P )

mercoledì 6 maggio 2009

L'Aquila. L'ultimo giorno

E siamo arrivati all'ultimo giorno... (o forse no?, ancora non lo so...)
Diamo un po' di numeri (io li do, più o meno, di continuo...):
  • 2 le doccie fatte in questo periodo qui (di cui una ieri a mezzanotte -.-);
  • 19 le ore totali di sonno, in quattro notti;
  • 85 le ore di lavoro effettivo (magari alcune in modalità zombie);
  • 6 gli altri volontari con me;
  • 2 i volontari cuochi;
  • 200, circa, persone residenti in tendopoli;
  • 5 le radio con cui abbiamo comunicato tutto il tempo;
  • 1 come la COM di riferimento;
  • 1 il dottore ULTRA bello;
  • e tanti, tanti altri numeri...

Nonostante alcune incomprensioni con gli ospiti della tendopoli (che sono un po' stressati e sfiniti dalla situazione), valeva la pena, per quelle persone che ho definito eroi, in un post precedente, venire (e varrà la pena ritornare), farsi il culo, e strappargli un po' di buon umore, anche solo per le "c" strascicate... Ripartire, adesso, che sei un punto di riferimento per queste persone, che sai come prenderle e come trattare al meglio, che ti senti utile, che ti sembra di fare qualcosa di DAVVERO importante e fondamentale, fa quasi star male. Lasciare L'Aquila mi sembra una cosa contro natura, come abbandonare un figlio. Lasciare nel momento del bisogno, e tornarsene alla vita di tutti i giorni come se niente fosse, mi fa proprio uno strano effetto. Mi sento quasi "sporca" o come dire, nel torto. Non posso dire che non mi sono anche divertita, che sono stata male in tenda, perché è proprio tutto il contrario. Ma il motivo principale del mio sentimento di attaccamento a questo posto, nasce proprio dalla presa visione che c'è bisogno. Sicuramente tornerò. Ho lasciato troppe cose in sospeso: l'esame della specialistica del medico del campo (quello ULTRA bello), i vestiti di Tiziana, il cucito di Tosca, la guarigione di Lady, l'incontro con Eleonora e i suoi esami, rivedere i volontari romani, ecc ecc. E pensando a tutte queste cose mi dico: ma perché non resto?!?! :D Poi penso a Istologia e mi prende male... -.-

Ieri non sono poi riuscita ad andare a fare delle foto, ma oggi, sicuramente ce la faccio.
Adesso vado a lavorare, per l'ultima volta. Dovrò lasciare il testimone a qualcun'altro che mi da il cambio e quindi devo anche lasciargli delle istruzioni semplici e chiare, perché ho rimesso a posto tutta la segreteria e non voglio che vada a maiala!!!!

martedì 5 maggio 2009

L'Aquila. Ancora :P

La domanda mi sorge spontanea: riusciremo mai a finire questo maledetto censimento?!?!?!
Speriamo!, sto impazzendo... Oggi siamo rimasti in pochi al campo una decina scarsa, ma ce la faremo.

Visto che per ora non ho molto altro da raccontare, vi metto un po' di foto e rischio il rogo...

Ecco il mio luogo di lavoro :D

Questo è il suo aspetto esteriore... ma l'abito non fa il monaco! Anche se ha l'aspetto di un camper di uomini di Neanderthal, vi stupirà!!! :P














Guardate che ufficio!!!!! Chissà come vivrò ora senza fax... O.o














Questa invece è la nostra tenda:



















E questa la mia branda/letto :P



















Della serie... "le assurdità": E' venuto SKY a metterci il satellite O.o
Io NON ci torno più a casa... :D

Adesso chiudo questo post, dopo dovrei fare altre foto, così poi vi faccio un altro articolo con eventuali altre immagini e commenti.

lunedì 4 maggio 2009

L'Aquila. Continuo bis.

E siamo al terzo giorno di stanziamento a L'Aquila.

Stamani colazioni!!!
La colazione è il momento che più preferisco perché le persone non arrivano tutte insieme, ma un po' alla volta e riesci, mentre le servi, a scambiare quattro chiacchiere con ognuno di loro. E con quello che hai cerchi di soddisfare tutti i tipi di fame e quando non ci riesci, spesso, loro ironizzano e la mattina dopo ti prendo in giro con richieste veramente impossibili da soddisfare (si, un cappuccino, 1/3 caffè, 2/3 latte, con molta schiuma, una spolverata di cacao e il cucchiaino di cioccolata per girarlo) e tu gli dai un semplice caffè oppure un caffèlatte, dicendo "Ecco a lei! Spero che il nostro Chef abbia soddisfatto la sua richiesta". La mattina, le persone sono di buon umore, nonostante tutto. Forse noi li divertiamo con gli scherzi del barrista, chissà...

Parentesi meteorologica:
La mattina e la sera fa freddissimo: stanotte ha nevicato sulle montagne intorno a L'Aquila. Io, in tenda dormo imbalsamata/imabuccata/imbrucata nel sacco a pelo, che dentro ha due coperte di pile e sopra mi sono messa un'altra coperta. Il problema è la mattina quando esci e ti devi mettere addosso i vestiti freddi -.- Invece, durante il giorno, si può stare tranquillamente a mezze maniche... O.o
E poi è un continuo piovigginare.

Dopo aver preparato le colazioni e aver servito le prime persone (dalle 6, fino alle 7:30-8), mi sono ripiazzata alla mia postazione strategico logistica e mi sono messa a giocare a solitario... No, scherzo. Oggi è stata una giornata intensa. Ho smistato la posta del campo, risposto alle domande degli esterni, fatto fotocopie, spedito fax, mail e protocollato tutto quello che ne aveva bisogno. La COM poi ci ha chiesto un censimento di persone, auto e camper nel campo e questa cosa è da perderci il cervello. Infatti finiamo domani.
Il mio lavoro può sembrare, e forse lo è, noioso, ma ora che il campo è quasi completamente allestito (mancano delle finezze), è la cosa più importante da fare (infatti non capisco perché ci sono io a farla -.-). E poi, nelle ore dei pasti c'è sempre bisogno di una mano, per cui posso andare a "svagarmi" facendo altre mansioni.

Volevamo fare un giro per L'Aquila, ma non so se avremo tempo e se i nostri sensi dell'orientamento saranno in grado, comunque staremo a vedere...

Per oggi, il comunicato di guerra si chiude qui. In bocca al lupo per l'esame di Anatomia!!!

L'Aquila. Continuo...

E anche il secondo giorno è andato... Che dire?

Il mio compito è prevalentemente di tipo amministrativo e logistico. Dal mio ufficio con le ruote (camper) devono passare tutti i fogli, autorizzazioni, richieste, che riguardano qualunque attività del campo. Per fortuna che Giorgio, il capo campo, è simpatico, sennò lo sai che che vita, la mia!!
Riesco a scrivere questi articoli (comunque a "pizzini", nei momenti di calma apparente), perché il mio ruolo di topo d'archivio mi permette di stare dietro al computer, sennò mi sarei dovuta appuntare le sensazioni e scriverle tutte insieme.

Il nostro campo è gestito interamente da Misericordie: noi, e una Misericordia di Roma (non vi dico i nomi, che non so se l'UGEM mi mette sul rogo, visto che non sono così certa che possiamo commentare il nostro servizio qui). Noi, Misericordiosi, chiamiamoci così, siamo fondamentalmente allegri e contenti di quello che facciamo: una strana euforia da soddisfazione. E poi... Vi immaginate?, fiorentini e romani... Le cazzate si sprecano, proprio :D

Comunque, lasciamo perdere le cazzate che volano...

Dicevo, da una parte ci siamo noi, con una carica allegra, che riusciamo a collaborare fra di noi in maniera piacevole, oltre che proficua; dall'altra LORO, gli sfollati. Si vede hanno voglia di ridere e che vorrebbero avere un sentimento di allegria "pura", ma non riescono: anche quando ci ringraziano o ridono delle nostre cavolate, hanno lo sguardo spento. Come una cataratta che gli sfoca le emozioni positive con tutto il dolore e lo smarrimento che il sisma ha portato nelle loro vite. E ti senti disarmato: non vogliono pietà, e allora quando parli cerchi di fargli capire che il sentimento che maggiormente senti è COMPASSIONE. Che vorresti poter caricarti un pezzo della loro disperazione solo per rendergli più leggero questo momento. Il problema è che nessuno di noi sa veramente come ci si sente a sentirsi stravolgere la vita in 22 secondi. L'immaginazione non basta. Non è nemmeno concepibile il sentimento di impotenza assoluta che un evento del genere può procurare.
Ora, ci sono anche persone con un grande spirito, che ironizzano, sminuiscono il problema e la prendono con filosofia. Ma sono raramnente eccezionale, sovrumane. Loro sono gli EROI.

P.S. Scusate se abuso dell'aggettivo strano, ma scrivo di getto e non riesco a trovare dei sinonimi -.-
P.P.S. Nel prossimo post, spero di mettervi delle foto di quello che è il campo, il mio ufficio e le persone che ci sono.

sabato 2 maggio 2009

L'Aquila. Prime impressioni.

Stamani, sono partita per L'Aquila.

Dopo quattro ore di viaggio e una sosta all'Auto Grill per "rustichella e pipì", siamo arrivati al campo. Questa è la mia prima esperienza in Protezione Civile, ma mi rendo conto che questo campo "è avanti" (mi ero preparata a peggio): possibilità di docce calde, una casina di legno utilizzabile come magazzino, cucina, e adesso c'è anche un Internet Point per gli ospiti del campo, bagni praticamente ovunque e molti mezzi (utensili, arnesi, "arnesi" da cucina, ecc).
Ma perché una ventenne decide di andare dove le normalità casalinghe sono un cosa di lusso? Beh, in parte per il mio carattere assurdo che mi dà un background di voglia/necessità di essere d'aiuto a ogni costo (altruismo disposizionale); un po' perché sono in crisi (non si era notato, eh?!) e a volte, rimdimensionare i problemi che ci sembrano enormi, aiuta a superarli.

Appena arrivata ho notato due cose "strane": l'ovattazione del suono che crea un silenzio innaturale e la percezione del tempo diversa.

Qua intorno c'è un silenzio irreale. La città sembra come in un sonno perenne. Le case rimaste in piedi hanno spaccature e crepe un po' ovunque, come grandi cicatrici. Le strade sono sostanzialmente vuote: solo mezzi militari e sanitari, mescolati a poche auto "borghesi" e qualche autobus, stile Ataf. I semafori che cambiano colore per nessuno. I marciapiedi vuoti. Anche i campi sono silenziosi, le persone stanno in tenda, e anche durante il pranzo, il normale brusio che fanno duecento persone in un unico spazio chiuso è assente. Però, paradossalmente, le persone hanno molta voglia di parlare, ma con gli operatori, con chi ha ancora una vita normale, per avere l'impressione della normalità, per sfogarsi, per conversare con qualcuno di nuovo.

E poi, il tempo: scorre solo per i pasti (non c'è la mattina, il pomeriggio e la sera, ma solo colazione, pranzo e cena, che sono gli unici eventi che "avvengono" nel campo), e per i volontari che lavorano. Sembra che per queste persone non abbia più importanza il passare dei giorni, e forse è così, in fondo hanno perso tutto. E niente ha molto senso, ora...

Adesso vado a pulire i cessi (qualcuno deve pur farlo e meglio i cessi che picchettare per la recinzione).