
Una parola che dovremmo usare spesso, visto quanto è liberatoria...
Cosa ci fa Lui qui?
Perché è qui?
Insomma non gli è bastato torturarmi una volta?
Deve comparire nella mia vita quando meno me lo aspetto?
Chi gli da il diritto di farlo?
Perché deve continuare le sue torture silenziose?
Anche dopo avermi già sezionato il cuore… E avermi già lasciato come ricordo una lunga cicatrice dolorosa all’interno del petto…
Il dolore insopportabile, che si ravviva al solo vederlo, non è già abbastanza?
Il mio cuore dolorante perde la sua stabilità: i suoi battiti, da regolari e pacati, diventano sempre più rapidi, finché non arrivano al punto di tracollo e diventano asincroni.
E il sangue che sgorga ad ogni mio battito dalla cicatrice mi incendia dentro, facendosi strada, come in labirinto, per arrivare a uscire, a poco a poco, da ogni poro e a scendermi lungo il corpo, come tante gocce di sudore, infiammando la mia pelle.
Come fa a non accorgersene?
Nella mia mente affiorano immagini di lame lucenti e affilate. Lame che tagliano il Suo corpo con lucida precisione. Lame che sono manovrate da me.
Mi avvicino.
Non mi aveva notata, ma ora mi vede. Eccome se mi vede!, ma non fa in tempo a dire niente...
Sciaff!
Adesso tutte e cinque le mie dita sono stampate sulla Sua faccia di bronzo.
Mi guarda un po' confuso.
Io invece gli restituisco uno sguardo beffardo e gli dico: “E ritieniti fortunato!”.
Postfazione.
Questo racconto l'ho scritto in due tempi. La prima parte, l'ho scritta qualche anno fa (ODDIO!, ormai si tratta di quattro anni!!), ma non riuscivo a trovare una fine che mi piacesse, cosa che sono riuscita a fare due settimane fa :)
Durante il corso della mia vita, ci sono stati dei momenti in cui persone avrebbero meritato (e io gli avrei dato volentieri) qualche schiaffo fisico. Ma non li ho elargiti... Qualcuno avrà avuto lo schiaffo morale di NON vedermi distrutta, ma piuttosto resistente alle intemperie, come un giunco.
Ieri, poi, ho avuto una "rivelazione", riflettendo e ascoltando Battiato (nova!): io avrò perso loro, ma prima loro hanno dovuto perdere me...
Ovviamente sto parlando del concerto di Battiato in piazza duomo a Pistoia.
Che emozione unica!
Premetto che, Battiato ho iniziato ad ascoltarlo all'età di sette/otto anni. Perché? Perché dovevo andare a fare le gare di nuoto e mi accompagnava il mi babbo. A volte bisognava svegliarsi alle 5 di mattina, e quindi, visto che guidava il mi babbo, la musica da ascoltare in macchina la sceglieva lui. Quindi per tutto il tempo in cui ho gareggiato, i miei gusti musicali si sono forgiati su quelli del mi babbo.
Ora, devo dire che non avevo più approfondito la mia conoscenza di Battiato, da quei tempi a oggi. Poi ho visto che c'era il concerto e mi sono detta: “Andiamo! Battiato non capita spesso...”. Ho chiamato Francesco (che mi ha dato un'ovvia conferma al concerto) e gli ho chiesto di “aggiornarmi”...
Già ero folgorata con il cd di Francesco, figuriamoci, poi in piazza, con canzoni cantate dal vivo, mentre stava seduto sul tappeto!!! E poi, come ha detto, giustamente, la Giulia, anche se non conosci una canzone, a un concerto del genere, dove il pubblico è in silenzio adorante, puoi metterti, lì, tranquillamente, ad ascoltare la canzone. Ed è così che ho scoperto la canzone “Stage Door” (che dal vivo rende molto di più), per esempio.
Ma basta parlare di me... parliamo della sua musica. Da giovane fan, la prima cosa che direi è che parla decisamente bene da sola :D e così mi sono salvata da fare “critiche insensate, parlare e dire solo sempre inutili cazzate” (Stage door), però ciò non mi soddisfa. Insomma, vorrei spiegare perché mi piace Battiato, ma mi rendo conto che più ci provo e meno trovo le parole. Quindi perdonatemi, se alla fine (non ti servirà l'inglese!! Il re del mondo) risulterò noiosa e banale.
Prima di tutto direi che molti dei testi, per quanto siano spesso molto particolari, li sento miei. Cioè raccontano cose che io ho sentito e provato, oppure che sto vivendo; anche se le esperienze di vita mie e di Battiato, presumo, che siano molto molto diverse (!). Tutte le volte che lo ascolto, mi sembra di guardare dall'alto il buglione dei miei pensieri, delle mie emozioni e sensazioni; e immancabilmente penso “Cavolo! Non avrei saputo dirlo meglio!”. Questo può riguardare qualunque tipo di argomento: la vita (quello che comporta vivere e da come è svolto questo “compito”), l'amore, la spiritualità, la politica, un folle delirio, che ogni tanto ci sta bene (“Ho incontrato allucinazioni. / Stiamo diventando come degli insetti; simili agli insetti. /Nelle mie orbite si scontrano tribù di sub-urbani,/di aminoacidi.” Shock in my town). Io trovo la musica di Battiato illuminante, come avrete intuito. Spero che questo breve articolo possa aver svegliato un po' di curiosità... quindi vi auguro buon ascolto :)