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domenica 15 marzo 2009

Il Volontariato: perchè non farlo.

Visto che la Valanzano ha detto che il volontariato in associazioni di stampo sanitario ci porta dei crediti, vorrei dare alcune indicazioni su chi pensa di andare a infilarsi in questo ginepraio ora.

Premesso che sono ormai più di quattro anni che sono una volontaria e che adoro farlo, ci sono degli aspetti molto negativi, a cui spesso non si pensa.

Innanzitutto, può sembrare scontato, ma è un sacrificio.

Sacrificio di tempo, soprattutto, ma è anche un impegno che pretende una grande forza di volontà. Mi spiego meglio: voi vi scegliete un turno settimanale, tipo il sabato mattina (08-14, di solito). Non è carino se poi non potete rispettarne gli orari (arrivare tardi) e lo svolgimento (non arrivare affatto). Inoltre esistono sabati che possono essere delle feste comandate: Natale, vigilia di Pasqua, Due Giugno, Primo Maggio ecc, ecc. quest'eventualità non vi giustifica le assenze. Non voglio dire che è un impegno inderogabile e al quale non potete assolutamente mancare, ma non potete nemmeno partire con l'idea che, tanto se è festa, oppure se i miei amici vanno al mare, non vado a fare il turno. Quando proprio non potete far a meno di saltare il turno, però, abbiate la decenza di avvertire l'associazione almeno qualche giorno prima. Così si organizzano per rimpiazzarvi. Lo stesso vale se volete cambiare turno.

Il volontariato dà grandi soddisfazioni, ma se fatto con cognizione di causa. Quindi non iscrivetevi a una qualunque associazione solo per i crediti universitari.

Riguardo alla forza di volontà, invece, si tratta di capire bene e fin da subito, che non potrete fare immediatamente quello che vi garba di più (tipo guidare l'ambulanza o fare il BLSD per usare il defibrillatore -che in realtà si usa da solo-). Dovrete fare un po' di gavetta.

Primo, per essere in grado di fare meglio quello che è più complicato; secondo, perché se siete degli esaltati vi smontate subito (perché il volontariato si basa sulla dote dell'Umiltà); terzo, alcune esperienze vi faranno bene all'anima.

Si, all'inizio sarete solo dei Volontari Soccorritori di Primo Livello (almeno se entrate alla Misericordia vi chiamano così, ma le gerarchie son tutte simili), che verranno utilizzati, genericamente, per ricoveri e dimissioni, cioè Ordinare Non Urgenti, come terzi nelle Ordinarie Urgenti (per gli amici Delta), per accompagnare e riprendere i dializzati, o altri Viaggi Sociali. Cose tranquille insomma. Questo vi permetterà di vedere la realtà sanitaria in un'ottica nuova. Potrete, infatti, rapportarvi in maniera particolare (se non unica) con Operatori Sanitari e Pazienti. Infatti gli operatori sanitari, tenderanno a trattarvi come semi colleghi e i pazienti vi racconteranno vita morte e miracoli come se foste operatori sanitari. I dializzati, si solito, sono i più socievoli e quelli che vi racconteranno esperienze di vita spesso grandiose. Anche con quelli che devono fare delle sedute di fisioterapia e che avranno bisogno dell'associazione per molto, tenderanno a legare con il volontario che li accompagnerà. A volte, però, sarete costretti a sentire racconti agghiaccianti o a vedere persone emotivamente distrutte. Non sono cose piacevoli da affrontare, ma possono essere visti come un ottimo allenamento per il nostro futuro di professionisti. Bisogna avere un gran coraggio e una grande dote di volontà.


A fare volontariato ci sono anche altri volontari (ma va?), spesso sono anziani, che magari, possono sbagliare alcune cose: non bisogna mai aggredire un altro volontario, soprattutto davanti al paziente, ma in maniera molto rispettosa gli va fatto notare l'eventuale errore. Mai, e ripeto MAI, fare scenate davanti al paziente.

Nel volontariato è importante essere professionali, anche se non siamo professionisti, perché devi dare un senso di sicurezza al soccorso e ai suoi parenti.

Queste associazioni sono create e costruite interamente dai volontari (anche se a volte chi sta ai piani alti dell'amministrazione, se ne dimentica) e sono alla base della nostra concezione di soccorso. Le nostre ambulanze vanno a casa della gente, a stabilizzarle, per portarle al pronto soccorso, per ricovero o per esami non effettuabili su un furgone. Ma il paziente riceve assistenza medica già con l'arrivo dell'ambulanza; mentre, per esempio, in America, le ambulanze hanno a bordo Paramedici, che “parano” delle situazioni specifiche, ma il paziente riceve assistenza medica solo ed esclusivamente all'ospedale (lasciamo stare la faccenda delle assicurazioni, non c'entra niente adesso). C'è questa differenza sostanziale, che è possibile solo grazie al lavoro di volontari. Volontari seri.


Io sono molto contenta, e sempre entusiasta di fare la volontaria, ed è stato difficile doverne elencare gli aspetti potenzialmente negativi, ma è bene sapere a cosa si va incontro.


Quindi riflettete. Se il vostro unico motivo sono i crediti universitari, non imbarcatevi in quest'impresa. Sarebbero energie buttate, per voi, e problemi logistici per le associazioni.

5 commenti:

  1. ciao! mi è piaciuta questa panoramica sul mondo del volontariato... un mondo a me sconosciuto! mi permetto di farti qualche domanda:
    1) quanto tempo ti porta via alla settimana?
    2) riesci a conciliare questo tempo con quello dello studio e della "vita sociale"?
    3) che tipo di volontario sei te nella scala gerarchica?

    non voglio impicciarmi dei fatti tuoi, sono solo curioso di capire come funziona!

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  2. Ciao!
    No, figurati... ti rispondo con piacere.
    Io faccio volontariato il venerdì pomeriggio dalle tre alle otto, otto e mezzo. A volte c'è così tanto da fare che non riesci a fare nient'altro che il volontario, altre volte, invece, durante il tuo turno hai tempo per studiare o guardare film o relazionarti con gli altri volontari (che fa sempre bene). E' un po' un'incognita. Per la mia vita sociale non è un problema. So che il venerdì pomeriggio sono occupata ed evito di avere altri impegni (ma per le ADE dovrò assentarmi, per esempio). Per quanto riguarda la mia posizione gerarchica, io sono una volontaria di Secondo Livello o Livello Avanzato, sono cioè idonea per effettuare i viaggi in ambulanza che necessitano della presenza del medico (Servizi Medicalizzati) e posso far parte dell'equipaggio delle Delta tranquillamente.

    Nell'articolo mi sono dimenticata di dire che l'equipaggio è così composto (per lo meno alla Misericordia dove faccio volontariato io): un autista di Livello Avanzato, due volontari di Livello Avanzato e il dottore, nelle Medicalizzate. Un autista Livello Avanzato, due volontari Primo Livello, per le Ordinarie. Un autista di Livello Avanzato, due volontari livello avanzato oppure un volontario Livello Avanzato e uno Primo Livello per le Delta.

    Fammi sapere se vuoi altre informazioni!! Spero che queste siano chiare :D

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  3. Anche se hai sottolineato gli aspetti negativi, questo post mi fa venire voglia di saperne di più volontariato!
    Mi piacerebbe moltissimo conoscere la tua esperienza in questo campo :)

    Ciao!

    C.

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  4. Sono a completa disposizione (e detto così suona strano -.-)! Fammi tutte le domande che vuoi, cercherò di risponderti il più precisamente possibile :D

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  5. Sono d'accordo con Elena, il volontariato è una cosa molto bella da fare. Ti fa crescere e ti insegna molte cose, pero' bisogna essere VERAMENTE interessati. Farlo solo per i crediti universitari è una cosa alquanto stupida. Se uno ci pensa bene, il tempo passato a fare volontariato, lo potrebbe utilizzare per studiare. Ragazzi, se fate volonatriato, fatelo bene!

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