"Se lo vuoi, ma non lo vuoi; se non lo capisci, ma lo capisci... dev'essere amore."
Informazioni personali
- Elena
- Sono troppo caotica per definirmi in poche parole, ma come diceva Nietzsche "bisogna avere il caos dentro di sé per partorire una stella danzante"...
lunedì 31 agosto 2009
domenica 30 agosto 2009
Ogni promessa è debito.
Cara Angela,
come ti avevo promesso pubblicherò l'orrenda foto che mi hai fatto sul mio blog. D'altronde non sono mai stata fotogenica, ma per fortuna sono dotata di autoironia (sennò lo sai che vita triste?!).
Per cui, gente, vi presento ME. In questa versione, modello "mescalina n°5", mi presento con impallamento totale durante una visione mistica di paradisi dionisiaci. Nonostante ciò, posso assicurarvi che non ero sotto l'effetto di nessuna sostanza stupefacente... ma come diceva Dalì "la droga sono io"!
come ti avevo promesso pubblicherò l'orrenda foto che mi hai fatto sul mio blog. D'altronde non sono mai stata fotogenica, ma per fortuna sono dotata di autoironia (sennò lo sai che vita triste?!).
Per cui, gente, vi presento ME. In questa versione, modello "mescalina n°5", mi presento con impallamento totale durante una visione mistica di paradisi dionisiaci. Nonostante ciò, posso assicurarvi che non ero sotto l'effetto di nessuna sostanza stupefacente... ma come diceva Dalì "la droga sono io"!
sabato 29 agosto 2009
venerdì 28 agosto 2009
Uhm...
... c'è qualcosa che non torna...
Che dire: è proprio un bel periodo [di merda! -.-] per il Leone! Le stelle prevedono una giornata all'insegna della perspicacia, della creatività e della buona riuscita negli affari, specie quelli di cuore [...allora sicuramente richiamerò il mio primo amore, guarda... n.d.r. la sera l'ho rincontrato dopo anni, ANNI, e manca poco sviene!, ovviamente non mi ha salutata -.- non avevo dubbi!]. La tua determinazione e la carica sexy danno più efficacia alle proposte d'amore [Sieee, questa l'è bella!!]. In campo pratico approfitta di questo momento di grande energia mentale per risolvere situazioni confuse [troppe sono] e firmare un contratto importante. In arrivo e in uscita sms e mail che allargano il cuore [veramente solo messaggi litigiosi e proposte di discoteche dopo cena, ma vi paio i' tipo io??? -.- sulla sera sono migliorati: parlavano di fumetti e L'Aquila].
Mah. Colei che scrive quest'oroscopo dovrebbe darsi all'Ippica...
Parlando di cose serie.
No, non di tarocchi.
Ho letto un libro che ho trovato interessante. Un saggio psicologico sui matricidi. S'intitola "I giorni dell'ira" ed è scritto da un magistrato, Giancarlo De Cataldo, e da uno psicologo, Paolo Crepet. In questo libro sono raccontati quattro casi, sotto forma di diari, o comunque di cronache dal punto di vista dell'assassino. La cosa su cui marcano molto gli autori è che noi fughiamo queste realtà e cerchiamo di dare loro un'accezione anormale, "cattiva". In realtà queste vicende non hanno niente di anormale, ma, semplicemente, nascondono un disagio molto più grande di quello che uno può immaginare e che ha radici profonde e lontane. A volte è il genitore stesso che ha un proprio disagio a causa del quale dà un feedback negativo al figlio, che non riesce a trovare un suo equilibrio. Un libro che fa riflettere su come ogni nostro minimo comportamento possa seminare in chi ci sta intorno ansie, dubbi, angosce, dolori e disagi. Un libro che invita alla conoscenza profonda degli altri non solo tramite la conversazione, ma con l'osservazione e l'indagine. Un invito ad una pratica che ci può tornare utile in quella che sarà la professione di medici; che sarebbe opportuno che venisse applicata anche da educatori, genitori, in particolar modo, ma anche da persone comuni, più o meno in contatto con il pubblico...
Continuando con le cose serie.
In questo periodo ho incontrato un sacco di gente. Come dicevo a Giulia ieri, le persone devono colpirmi, in qualche modo, così io mi affascino, m'incuriosisco e le conosco. Di solito queste persone mi rimangono nel cuore, anche se, a distanza di anni posso non ricordarmi più i loro nomi. Queste persone non fanno parte della folla che circonda ognuno di noi. Ma sono bensì individui.
Bene, arriviamo al punto. Una di queste persone l'ho definita disinteressata (a dir la verità sono due le persone che ho definito così nell'ultimo periodo). Per disinteressata non intendo un menefreghista o uno che fa le cose tanto per fare, ma piuttosto uno che fa PER FARLE. Mi rendo conto che la differenza è lieve e cercherò di spiegarmi meglio. Una persona si può interessare in molti modi, il disinteressato, che NON ha mancanza di interesse è una persona che si interessa senza doppi fini. Che non lo fa per una forma di egoismo altruista (cioè perché la soddisfazione di quello che fa lo gratifica e quindi lo fa per il proprio star bene), che non lo fa perché vuole qualcosa in cambio (perché vuole un favore o ci prova tentado di sfruttare la situazione a suo vantaggio), ma fa per fare. Il fare per fare è mosso dalla visione del mondo e dal concetto di "giusto/sbagliato", "bene/male", che ognuno ha elaborato dentro di se. Con questo discorso non voglio assolutamente dire che esistono persone migliori di altri. Io odio le categorizzazioni. Per fortuna o per disgrazia, siamo tutti ugualmente diversi e ugualmente simili. Ci sono solo persone che dedicano la loro vita agli altri e lo fanno in molti modi e maniere, che possono apparire più o meno "giuste". Sono i Gandhi, i Che Guevara, le Madri Teresa di Calcutta, i Vash the Stampede (o meglio le Rem che ci stanno dietro :P Scusate sono pur sempre una Nerd), i Nelson Mandela e i Gesù Cristo, che attraversano questa terra. La vita spesa per gli altri è la vita migliore che uno può vivere, ma "non fare del bene se non sopporti l'ingratitudine" (Confucio).
Anche i medici, nel loro piccolo, spendono la vita per gli altri... Speriamo di riuscirci al meglio :)
Che dire: è proprio un bel periodo [di merda! -.-] per il Leone! Le stelle prevedono una giornata all'insegna della perspicacia, della creatività e della buona riuscita negli affari, specie quelli di cuore [...allora sicuramente richiamerò il mio primo amore, guarda... n.d.r. la sera l'ho rincontrato dopo anni, ANNI, e manca poco sviene!, ovviamente non mi ha salutata -.- non avevo dubbi!]. La tua determinazione e la carica sexy danno più efficacia alle proposte d'amore [Sieee, questa l'è bella!!]. In campo pratico approfitta di questo momento di grande energia mentale per risolvere situazioni confuse [troppe sono] e firmare un contratto importante. In arrivo e in uscita sms e mail che allargano il cuore [veramente solo messaggi litigiosi e proposte di discoteche dopo cena, ma vi paio i' tipo io??? -.- sulla sera sono migliorati: parlavano di fumetti e L'Aquila].
Mah. Colei che scrive quest'oroscopo dovrebbe darsi all'Ippica...
Parlando di cose serie.
No, non di tarocchi.
Ho letto un libro che ho trovato interessante. Un saggio psicologico sui matricidi. S'intitola "I giorni dell'ira" ed è scritto da un magistrato, Giancarlo De Cataldo, e da uno psicologo, Paolo Crepet. In questo libro sono raccontati quattro casi, sotto forma di diari, o comunque di cronache dal punto di vista dell'assassino. La cosa su cui marcano molto gli autori è che noi fughiamo queste realtà e cerchiamo di dare loro un'accezione anormale, "cattiva". In realtà queste vicende non hanno niente di anormale, ma, semplicemente, nascondono un disagio molto più grande di quello che uno può immaginare e che ha radici profonde e lontane. A volte è il genitore stesso che ha un proprio disagio a causa del quale dà un feedback negativo al figlio, che non riesce a trovare un suo equilibrio. Un libro che fa riflettere su come ogni nostro minimo comportamento possa seminare in chi ci sta intorno ansie, dubbi, angosce, dolori e disagi. Un libro che invita alla conoscenza profonda degli altri non solo tramite la conversazione, ma con l'osservazione e l'indagine. Un invito ad una pratica che ci può tornare utile in quella che sarà la professione di medici; che sarebbe opportuno che venisse applicata anche da educatori, genitori, in particolar modo, ma anche da persone comuni, più o meno in contatto con il pubblico...
Continuando con le cose serie.
In questo periodo ho incontrato un sacco di gente. Come dicevo a Giulia ieri, le persone devono colpirmi, in qualche modo, così io mi affascino, m'incuriosisco e le conosco. Di solito queste persone mi rimangono nel cuore, anche se, a distanza di anni posso non ricordarmi più i loro nomi. Queste persone non fanno parte della folla che circonda ognuno di noi. Ma sono bensì individui.
Bene, arriviamo al punto. Una di queste persone l'ho definita disinteressata (a dir la verità sono due le persone che ho definito così nell'ultimo periodo). Per disinteressata non intendo un menefreghista o uno che fa le cose tanto per fare, ma piuttosto uno che fa PER FARLE. Mi rendo conto che la differenza è lieve e cercherò di spiegarmi meglio. Una persona si può interessare in molti modi, il disinteressato, che NON ha mancanza di interesse è una persona che si interessa senza doppi fini. Che non lo fa per una forma di egoismo altruista (cioè perché la soddisfazione di quello che fa lo gratifica e quindi lo fa per il proprio star bene), che non lo fa perché vuole qualcosa in cambio (perché vuole un favore o ci prova tentado di sfruttare la situazione a suo vantaggio), ma fa per fare. Il fare per fare è mosso dalla visione del mondo e dal concetto di "giusto/sbagliato", "bene/male", che ognuno ha elaborato dentro di se. Con questo discorso non voglio assolutamente dire che esistono persone migliori di altri. Io odio le categorizzazioni. Per fortuna o per disgrazia, siamo tutti ugualmente diversi e ugualmente simili. Ci sono solo persone che dedicano la loro vita agli altri e lo fanno in molti modi e maniere, che possono apparire più o meno "giuste". Sono i Gandhi, i Che Guevara, le Madri Teresa di Calcutta, i Vash the Stampede (o meglio le Rem che ci stanno dietro :P Scusate sono pur sempre una Nerd), i Nelson Mandela e i Gesù Cristo, che attraversano questa terra. La vita spesa per gli altri è la vita migliore che uno può vivere, ma "non fare del bene se non sopporti l'ingratitudine" (Confucio).
Anche i medici, nel loro piccolo, spendono la vita per gli altri... Speriamo di riuscirci al meglio :)
giovedì 27 agosto 2009
Antidepressività e cannoli siciliani
I cannoli siciliani sono antidepressivi. No, ho detto una cazzata (come mi ha spiegato l'altro giorno il dottore :P). Il fatto è che preparare i cannoli con Fabrizio, Letizia e Giuseppe e mangiarseli è stato antidepressivo.
Per le risate dovute alle spiegazioni di come maneggiare i cannoli (eheh). Per le chiacchiere più o meno serie con Letizia. Per le chiacchiere ultra-serie con Giuseppe. Per le cose poco serie dette con Fabrizio. Per la quantità industriale di ricotta/zucchero/cioccolato che mi son mangiata. Per il fatto che mi sono stati vicino, in molti modi e maniere.
Si, si, proprio antidepressivo...
Oroscopo del giorno
La sosta annuale di Venere nel segno apre ufficialmente la tua stagione dell'amore. Con questo meraviglioso influsso è facile ottenere quello che desideri, con dolcezza, sensibilità, disponibilità e con quella spiccata seduttività che ora ti contraddistingue dagli altri. Nella vita di coppia, se fino a pochi giorni fa era centrale l'attrazione fisica, ora lo è anche la tenerezza e mixate sono capaci di farti raggiungere un'intesa veramente invidiabile. Chi ha il cuore libero si predisponga all'incontro tanto atteso.
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH...
Che serie di stronzate...
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH...
Che serie di stronzate...
martedì 25 agosto 2009
Notorietà
E i cinque minuti di notorietà che ogni individuo ha nel corso della vita, li ho avuti...
Ieri sera sul TG5 delle 20:00 c'ero anche io! Un residente del campo non si è comportato troppo bene (simpatico eufemismo), per cui son venuti a riprendere (non avevamo dubbi -.-). E in una ripresa ci sono anche io: cammino di spalle, vestita da misericordiosa e mi giro per parlare con l'altra volontaria di nome Elena... (http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=tg5&data=2009/08/24&id=38699&from=aggregatore_programmi_tg5_2008)!
Mi sono accorta che sono anche sul servizio del TG1, ma mi sono riconosciuta con difficoltà O.o
sono a tagliare verdure per i cuochi, ma sono così lontanta che potrei essere chiunque :P
Ieri sera sul TG5 delle 20:00 c'ero anche io! Un residente del campo non si è comportato troppo bene (simpatico eufemismo), per cui son venuti a riprendere (non avevamo dubbi -.-). E in una ripresa ci sono anche io: cammino di spalle, vestita da misericordiosa e mi giro per parlare con l'altra volontaria di nome Elena... (http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=tg5&data=2009/08/24&id=38699&from=aggregatore_programmi_tg5_2008)!
Mi sono accorta che sono anche sul servizio del TG1, ma mi sono riconosciuta con difficoltà O.o
sono a tagliare verdure per i cuochi, ma sono così lontanta che potrei essere chiunque :P
sabato 22 agosto 2009
venerdì 21 agosto 2009
giovedì 20 agosto 2009
[...]
"Never look in backward
my heart is beating with you
running to tomorrow
and my wild heart is beating
as much but never broken..."
mercoledì 19 agosto 2009
Un uomo apparve all'angolo della strada che il gatto aveva tenuto d'occhio; ma apparve così all'improvviso e silenziosamente che si sarebbe detto fosse spuntato da sotto terra. La coda del gatto ebbe un guizzo e gli occhi divennero due fessure.
In Privet Drive non s'era mai visto niente di simile. Era alto, magro e molto vecchio, a giudicare dall'argento dei capelli e della barba, talmente lunghi che li teneva infilati nella cintura. Indossava abiti lunghi, un mantello color porpora che strusciava per terra e stivali dai tacchi alti con le fibbie. Dietro gli occhiali a mezzaluna aveva due occhi di un azzurro chiaro, luminosi e scintillanti, e il naso era molto largo e ricurvo, come se fosse stato rotto almeno due volte.
L'uomo si chiamava Albus Silente.
martedì 18 agosto 2009
Sant'Elena
Anche oggi: studio... ma mentre facevo una breve pausa per ristorarmi, bevendo un bicchiere di tea verde alla menta appena tirato fuori di frigo (AHHHHH... queste si che sono soddisfazioni della vita!!), mi sono voltata e ho notato sul calendario che è il mio onomastico.
Oggi è Sant' Elena.
Non che io badi molto a queste cose, ma la leggenda di Sant'Elena è abbastanza interessante, per cui ve la racconto:
Prima di tutto, Elena è la madre di Costantino. Si, l'Imperatore. Si dice che la profonda fede, cristiana, della madre abbia influito sulle decisioni di Costantino, che in primo luogo, si convertì e poi, con l'Editto di Milano, diede libertà di culto ai cristiani. Ma la causa principale della santificazione di Elena è il viaggio che fece in Palestina. Durante questo viaggio, ritrovò la tomba di Cristo scavata nella roccia e poco distante la croce del Signore (riconosciuta grazie a un miracolo che fece appena fu toccata) e le due croci dei ladroni. Inoltre, Elena cercò e ritrovò la grotta della natività a Betlem e il luogo sul monte degli Olivi dove Gesù s'era intrattenuto con i suoi discepoli prima di salire al cielo. Tornata a Roma, Elena depositò nel proprio oratorio privato del palazzo Sessoriano (ora basilica di Santa Croce in Gerusalemme), una parte del patibolo di Cristo, il titolo che lo contrassegnò, uno o due chiodi, una parte della Santa Corona di spine e il braccio trasversale della croce di Disma, il buon ladrone. L'imperatrice inviò un'altra parte del Santo Legno a suo figlio, a Costantinopoli, mentre la maggior parte fu lasciata a Gerusalemme, in un astuccio d'oro, d'argento e pietre preziose.
Ma non è finita! Ci sono leggende sui chiodi della croce di Cristo!, ve la cito testualmente dal sito www.santelena.it:
"Secondo Sant'Ambrogio, contestualmente alla Croce, Sant'Elena "cercò i chiodi con i quali fu crocifisso il Signore, e li trovò. Da uno di essi fece ricavare un morso, l'altro lo inserì in un diadema; uno lo fece servire a scopo di ornamento, l'altro a scopo di pietà (...). Mandò pertanto al figlio Costantino il diadema tempestato di gemme, tenute insieme dalla gemma ben più preziosa della Croce della divina redenzione, legata al metallo, e gli mandò anche il morso. Costantino li usò entrambi, e trasmise la propria fede ai successori".
Il Santo Chiodo adattato a diadema, secondo la tradizione, sarebbe quello oggi conservato a Monza, nella Corona Ferrea, ma la piatta e sottile verga metallica circolare cui sono legate le varie placche in oro, da recenti analisi, è risultata essere d'argento brunito.
Il chiodo trasformato in morso per il cavallo di Costantino, invece, sarebbe stato donato dall'imperatore Teodosio a Sant'Ambrogio, che lo depose nella chiesa milanese di Santa Tecla. Di qui, nel 1461, esso fu solennemente traslato nel nuovo Duomo e chiuso in una nicchia sopra l'arcata absidale, ad oltre trenta metri d'altezza, raggiungibile tramite un apposito congegno elevatore detto nivola. Proprio la presenza di una reliquia tanto insigne avrebbe indotto Ambrogio, nel pronunciare il discorso funebre per Teodosio, a quella lunga digressione sulle reliquie gerosolimitane scoperte da Elena, ma si tratta di un'ipotesi molto contestata dagli storici.
Un altro chiodo fu invece lasciato nel suo aspetto originale e si conserva oggi nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme, a Roma, dopo che l'imperatrice, nel viaggio di ritorno dai Luoghi Santi, lo ebbe immerso nel mare legato a una corda, per far cessare una terribile tempesta. Anche numerose altre chiese, a Venezia, Napoli, Colonia, Treviri, Cracovia, Madrid, Parigi e altrove, vantano il possesso di qualche Santo Chiodo, ma quando non si tratti di semplici falsi, il più delle volte tali presunte reliquie risultano essere semplici copie di quella venerata a Roma, santificate ex contactu, secondo una prassi che rimonta ai primi secoli della Chiesa, o al massimo forgiate aggiungendovi della limatura del chiodo autentico, mancante della punta anche per questo motivo."
Beh, a me, la storia di Sant'Elena imperatrice ha colpito molto... la sentii per la prima volta in uno speciale di "Atlantide" o un programma simile, se ritrovo la puntata, metto il link. Se non mi sbaglio, lì sostenevano che uno dei chiodi di Cristo fosse stato fuso nello scettro di Costantino e che sia per quello che l'Imperatore arrivò dove è arrivato... Chissà :)
Oggi è Sant' Elena.
Non che io badi molto a queste cose, ma la leggenda di Sant'Elena è abbastanza interessante, per cui ve la racconto:
Prima di tutto, Elena è la madre di Costantino. Si, l'Imperatore. Si dice che la profonda fede, cristiana, della madre abbia influito sulle decisioni di Costantino, che in primo luogo, si convertì e poi, con l'Editto di Milano, diede libertà di culto ai cristiani. Ma la causa principale della santificazione di Elena è il viaggio che fece in Palestina. Durante questo viaggio, ritrovò la tomba di Cristo scavata nella roccia e poco distante la croce del Signore (riconosciuta grazie a un miracolo che fece appena fu toccata) e le due croci dei ladroni. Inoltre, Elena cercò e ritrovò la grotta della natività a Betlem e il luogo sul monte degli Olivi dove Gesù s'era intrattenuto con i suoi discepoli prima di salire al cielo. Tornata a Roma, Elena depositò nel proprio oratorio privato del palazzo Sessoriano (ora basilica di Santa Croce in Gerusalemme), una parte del patibolo di Cristo, il titolo che lo contrassegnò, uno o due chiodi, una parte della Santa Corona di spine e il braccio trasversale della croce di Disma, il buon ladrone. L'imperatrice inviò un'altra parte del Santo Legno a suo figlio, a Costantinopoli, mentre la maggior parte fu lasciata a Gerusalemme, in un astuccio d'oro, d'argento e pietre preziose.
Ma non è finita! Ci sono leggende sui chiodi della croce di Cristo!, ve la cito testualmente dal sito www.santelena.it:
"Secondo Sant'Ambrogio, contestualmente alla Croce, Sant'Elena "cercò i chiodi con i quali fu crocifisso il Signore, e li trovò. Da uno di essi fece ricavare un morso, l'altro lo inserì in un diadema; uno lo fece servire a scopo di ornamento, l'altro a scopo di pietà (...). Mandò pertanto al figlio Costantino il diadema tempestato di gemme, tenute insieme dalla gemma ben più preziosa della Croce della divina redenzione, legata al metallo, e gli mandò anche il morso. Costantino li usò entrambi, e trasmise la propria fede ai successori".
Il Santo Chiodo adattato a diadema, secondo la tradizione, sarebbe quello oggi conservato a Monza, nella Corona Ferrea, ma la piatta e sottile verga metallica circolare cui sono legate le varie placche in oro, da recenti analisi, è risultata essere d'argento brunito.
Il chiodo trasformato in morso per il cavallo di Costantino, invece, sarebbe stato donato dall'imperatore Teodosio a Sant'Ambrogio, che lo depose nella chiesa milanese di Santa Tecla. Di qui, nel 1461, esso fu solennemente traslato nel nuovo Duomo e chiuso in una nicchia sopra l'arcata absidale, ad oltre trenta metri d'altezza, raggiungibile tramite un apposito congegno elevatore detto nivola. Proprio la presenza di una reliquia tanto insigne avrebbe indotto Ambrogio, nel pronunciare il discorso funebre per Teodosio, a quella lunga digressione sulle reliquie gerosolimitane scoperte da Elena, ma si tratta di un'ipotesi molto contestata dagli storici.
Un altro chiodo fu invece lasciato nel suo aspetto originale e si conserva oggi nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme, a Roma, dopo che l'imperatrice, nel viaggio di ritorno dai Luoghi Santi, lo ebbe immerso nel mare legato a una corda, per far cessare una terribile tempesta. Anche numerose altre chiese, a Venezia, Napoli, Colonia, Treviri, Cracovia, Madrid, Parigi e altrove, vantano il possesso di qualche Santo Chiodo, ma quando non si tratti di semplici falsi, il più delle volte tali presunte reliquie risultano essere semplici copie di quella venerata a Roma, santificate ex contactu, secondo una prassi che rimonta ai primi secoli della Chiesa, o al massimo forgiate aggiungendovi della limatura del chiodo autentico, mancante della punta anche per questo motivo."
Beh, a me, la storia di Sant'Elena imperatrice ha colpito molto... la sentii per la prima volta in uno speciale di "Atlantide" o un programma simile, se ritrovo la puntata, metto il link. Se non mi sbaglio, lì sostenevano che uno dei chiodi di Cristo fosse stato fuso nello scettro di Costantino e che sia per quello che l'Imperatore arrivò dove è arrivato... Chissà :)
sabato 15 agosto 2009
venerdì 14 agosto 2009
Si può fare!
Uff...
Torno ora dalla Coop... mi sento come una pallina in un Flipper O_o
Vabbè, a parte il mio sconquassamento, questo post parla di un film, che sono riuscita, finalmente, a vedere.
È un film uscito quest'inverno (forse addirittura nel 2008), che non sono riuscita a vedere lì per lì, per non mi ricordo quale assurdo motivo.
Però, ieri ce l'ho fatta. Al cinema all'aperto, con un paio di stelle cadenti che sono passate dietro allo schermo :)
Il film in questione è "Si può fare", film di Giulio Manfredonia, con Claudio Bisio e non solo. È un film drammatico, ma allo stesso tempo comico.
Parla di un sindacalista che viene mandato a gestire una cooperativa di malati mentali. Siamo negli anni ottanta, infatti. I manicomi sono appena stati chiusi, ma molti malati mentali si trovano senza una casa, per cui nascono queste cooperative, in cui queste persone svolgono delle piccole attività lavorative. Ma l'arrivo del nuovo direttore della cooperativa cambierà molte cose... ma non vi dico di più :)
Qui sotto ho messo il trailer:
La trama è classica, ma le idee sono dirompenti e gli attori sono veramente bravi! Vi consiglio di guardarlo, perché è un film che vorrete rivedere...
Torno ora dalla Coop... mi sento come una pallina in un Flipper O_o
Vabbè, a parte il mio sconquassamento, questo post parla di un film, che sono riuscita, finalmente, a vedere.
È un film uscito quest'inverno (forse addirittura nel 2008), che non sono riuscita a vedere lì per lì, per non mi ricordo quale assurdo motivo.
Però, ieri ce l'ho fatta. Al cinema all'aperto, con un paio di stelle cadenti che sono passate dietro allo schermo :)
Il film in questione è "Si può fare", film di Giulio Manfredonia, con Claudio Bisio e non solo. È un film drammatico, ma allo stesso tempo comico.
Parla di un sindacalista che viene mandato a gestire una cooperativa di malati mentali. Siamo negli anni ottanta, infatti. I manicomi sono appena stati chiusi, ma molti malati mentali si trovano senza una casa, per cui nascono queste cooperative, in cui queste persone svolgono delle piccole attività lavorative. Ma l'arrivo del nuovo direttore della cooperativa cambierà molte cose... ma non vi dico di più :)
Qui sotto ho messo il trailer:
La trama è classica, ma le idee sono dirompenti e gli attori sono veramente bravi! Vi consiglio di guardarlo, perché è un film che vorrete rivedere...
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giovedì 13 agosto 2009
martedì 11 agosto 2009
Hemingway - Negrita
Purtroppo non c'è un video "ufficiale", e i video che ho fatto io durante il concerto, sono muti perché li ho fatti con la macchina fotografica... -.- ehm..."ma questa è tutta un'altra storia... questo è Hemingway!" :D
Paradisi per illusi
Oggi è un nuovo giorno oggi un'altro show
che più mi giro intorno più so' che ruolo avrò
comparsa senza causa attore senza dio
Tra mille teste in menopausa traumatizzate da ronzio
Risveglio ad induzione azione e CIAK ci sei
t'aspetti l'occasione che non t'arriva mai
sorrisi da copione "buongiorno come sta?"
In fin dei conti me la cavo
in fin dei conti chi lo sa?
Mother, father, sister, brother,
ho un taglio nell'anima
Mother, father, sister, brother,
ho un taglio nell'anima
Oggi è un nuovo giorno che piove su di noi
amico sei all'inferno, ma l'inferno siamo noi
modifica la parte stravolgi la regia
Soggetto in controcampo che dissolve e scappa via
Mother, father, sister, brother,
ho un taglio nell'anima
Mother, father, sister, brother,
ho un taglio nell'anima
Paradisi per illusi
che più mi giro intorno più so' che ruolo avrò
comparsa senza causa attore senza dio
Tra mille teste in menopausa traumatizzate da ronzio
Risveglio ad induzione azione e CIAK ci sei
t'aspetti l'occasione che non t'arriva mai
sorrisi da copione "buongiorno come sta?"
In fin dei conti me la cavo
in fin dei conti chi lo sa?
Mother, father, sister, brother,
ho un taglio nell'anima
Mother, father, sister, brother,
ho un taglio nell'anima
Oggi è un nuovo giorno che piove su di noi
amico sei all'inferno, ma l'inferno siamo noi
modifica la parte stravolgi la regia
Soggetto in controcampo che dissolve e scappa via
Mother, father, sister, brother,
ho un taglio nell'anima
Mother, father, sister, brother,
ho un taglio nell'anima
Paradisi per illusi
lunedì 10 agosto 2009
domenica 9 agosto 2009
"L’onda lunga dell’asfalto schiaccia le parole,
sguardi persi oltre i vetri, oltre di noi…
il ritorno porta addosso mal di testa e mal d’anima,
nei silenzi ognuno piano fruga dentro di se..."
sguardi persi oltre i vetri, oltre di noi…
il ritorno porta addosso mal di testa e mal d’anima,
nei silenzi ognuno piano fruga dentro di se..."
"L'uomo sogna di volare...
Guardare dall'alto,
planare sul mare
L'uomo ha voglia di cambiare
Ma non sa più come fare
L'uomo ha voglia di cambiare
Ma non sa più cosa fare
L'uomo sogna di volare
E allora...
Partenza, decollo,
non c'è nessun controllo
Di scatto riparto [...]"
Guardare dall'alto,
planare sul mare
L'uomo ha voglia di cambiare
Ma non sa più come fare
L'uomo ha voglia di cambiare
Ma non sa più cosa fare
L'uomo sogna di volare
E allora...
Partenza, decollo,
non c'è nessun controllo
Di scatto riparto [...]"
"Dal coma proverò a riemergere,
nelle nebbie mie lisergiche,
omadonna che ora era,
era oggi o ieri sera?
20 notti e poco giorno…
me le sento ora che torno…
ora che la fiesta è andata,
pace amore e gioia infinita..."
nelle nebbie mie lisergiche,
omadonna che ora era,
era oggi o ieri sera?
20 notti e poco giorno…
me le sento ora che torno…
ora che la fiesta è andata,
pace amore e gioia infinita..."
sabato 8 agosto 2009
venerdì 7 agosto 2009
"Le pareti del cervello non hanno più finestre"
Io spero in un processo di ossificazione endocondrale. Sono tutto quel che ho e sarebbe opportuno possedere una lucente armatura, modello Berserk e una possente ammazzadraghi, così, giusto per gradire...
"Come può uno scoglio arginare il mare?"
Il mio canto libero - Lucio Battisti
"C'è un uomo che suona il violino e le corde sono i nervi del suo braccio."
Il Corvo - James O'Barr
"Camminatore che vai, cercando la pace al crepuscolo... la troverai.
La troverai alla fine della strada..."
Nomadi - Franco Battiato
"E RITROVARSI STUPIDI
SPENTI E POCO UTILI
TRASCINANDOSI...
LE GAMBE TREMANO
DESTINATI A SCIVOLARE
IN UN VUOTO CHE FA MALE
IN PEZZI CHE NON PUOI RIAPPICCICARE"
Negrita - Destinati a perdersi
SPENTI E POCO UTILI
TRASCINANDOSI...
LE GAMBE TREMANO
DESTINATI A SCIVOLARE
IN UN VUOTO CHE FA MALE
IN PEZZI CHE NON PUOI RIAPPICCICARE"
Negrita - Destinati a perdersi
"Come può uno scoglio arginare il mare?"
Il mio canto libero - Lucio Battisti
"C'è un uomo che suona il violino e le corde sono i nervi del suo braccio."
Il Corvo - James O'Barr
"Camminatore che vai, cercando la pace al crepuscolo... la troverai.
La troverai alla fine della strada..."
Nomadi - Franco Battiato
mercoledì 5 agosto 2009
"A volte sogno l'insonnia, a volte mi sento vivo"
Ieri sono uscita di casa, e mentre con la macchina facevo la salita, per andare sulla strada che mi avrebbe aiutato ad arrivare a destinazione (-.-), ho visto spuntare, da dietro la siepe del campo sportivo, la luna.
"Dalla pupilla viziosa delle nuvole, la Luna scende i gradini di grattacieli, per prendermi la vita... per prendermi la vita."
Chan-son egocentrique - Battiato -
Una luna bellissima, di un bianco perlaceo, quasi piena, che inondava di una tenue luce tutto il paesaggio.
Il Chianti sotto questa luce fa un certo effetto anche a chi ci sta da sempre... ma quando mi sono ripresa dal primo senso di meraviglia, ho pensato subito a L'Aquila, al "nostro" campo.
Pensavo a come sarebbe stato bello vedere questa luna sbucare da dietro le montagne e fare capolino dal campanile del convento di San Sisto...
Uno spettacolo veramente magico... che non mi sarei potuta godere minimamente visto che sarei stata a pulire la cucina container... -.-
C'è del lavoro da fare a ogni ora al campo U_U
In quella ghiaia bianca, che scricchiola sotto i piedi; in quel contrasto con il blu delle tende; in quelle montagne che ovunque ti giri, le vedi; in quella casetta di legno che fa tutti gli usi; nel camper in cui dovrò prendere il domicilio e nel ford che mi diverto troppo a guidare...
In tutte queste cose e in altre, ho lasciato un pezzo di cuore.
Un atrio, un ventricolo, o una coronaria, non saprei... ma tutte le volte che penso a San Sisto gli occhi mi si inumidiscono.
Per tutte le persone straordinarie che ho incontrato, sia sfollate che volontari, che non avrei potuto incontrare altrimenti; per tutta la fatica, i mal di testa e le poche ore di sonno, che lasciano quel senso di "fatto", di "compiuto", di "significato"...
Grazie, San Sisto, per tutto ciò che mi regali, ogni volta...
"Dalla pupilla viziosa delle nuvole, la Luna scende i gradini di grattacieli, per prendermi la vita... per prendermi la vita."
Chan-son egocentrique - Battiato -
Una luna bellissima, di un bianco perlaceo, quasi piena, che inondava di una tenue luce tutto il paesaggio.
Il Chianti sotto questa luce fa un certo effetto anche a chi ci sta da sempre... ma quando mi sono ripresa dal primo senso di meraviglia, ho pensato subito a L'Aquila, al "nostro" campo.
Pensavo a come sarebbe stato bello vedere questa luna sbucare da dietro le montagne e fare capolino dal campanile del convento di San Sisto...
Uno spettacolo veramente magico... che non mi sarei potuta godere minimamente visto che sarei stata a pulire la cucina container... -.-
C'è del lavoro da fare a ogni ora al campo U_U
In quella ghiaia bianca, che scricchiola sotto i piedi; in quel contrasto con il blu delle tende; in quelle montagne che ovunque ti giri, le vedi; in quella casetta di legno che fa tutti gli usi; nel camper in cui dovrò prendere il domicilio e nel ford che mi diverto troppo a guidare...
In tutte queste cose e in altre, ho lasciato un pezzo di cuore.
Un atrio, un ventricolo, o una coronaria, non saprei... ma tutte le volte che penso a San Sisto gli occhi mi si inumidiscono.
Per tutte le persone straordinarie che ho incontrato, sia sfollate che volontari, che non avrei potuto incontrare altrimenti; per tutta la fatica, i mal di testa e le poche ore di sonno, che lasciano quel senso di "fatto", di "compiuto", di "significato"...
Grazie, San Sisto, per tutto ciò che mi regali, ogni volta...
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