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Sono troppo caotica per definirmi in poche parole, ma come diceva Nietzsche "bisogna avere il caos dentro di sé per partorire una stella danzante"...

mercoledì 5 agosto 2009

"A volte sogno l'insonnia, a volte mi sento vivo"

Ieri sono uscita di casa, e mentre con la macchina facevo la salita, per andare sulla strada che mi avrebbe aiutato ad arrivare a destinazione (-.-), ho visto spuntare, da dietro la siepe del campo sportivo, la luna.

"Dalla pupilla viziosa delle nuvole, la Luna scende i gradini di grattacieli, per prendermi la vita... per prendermi la vita."
Chan-son egocentrique - Battiato -

Una luna bellissima, di un bianco perlaceo, quasi piena, che inondava di una tenue luce tutto il paesaggio.

Il Chianti sotto questa luce fa un certo effetto anche a chi ci sta da sempre... ma quando mi sono ripresa dal primo senso di meraviglia, ho pensato subito a L'Aquila, al "nostro" campo.

Pensavo a come sarebbe stato bello vedere questa luna sbucare da dietro le montagne e fare capolino dal campanile del convento di San Sisto...
Uno spettacolo veramente magico... che non mi sarei potuta godere minimamente visto che sarei stata a pulire la cucina container... -.-
C'è del lavoro da fare a ogni ora al campo U_U

In quella ghiaia bianca, che scricchiola sotto i piedi; in quel contrasto con il blu delle tende; in quelle montagne che ovunque ti giri, le vedi; in quella casetta di legno che fa tutti gli usi; nel camper in cui dovrò prendere il domicilio e nel ford che mi diverto troppo a guidare...
In tutte queste cose e in altre, ho lasciato un pezzo di cuore.
Un atrio, un ventricolo, o una coronaria, non saprei... ma tutte le volte che penso a San Sisto gli occhi mi si inumidiscono.


Per tutte le persone straordinarie che ho incontrato, sia sfollate che volontari, che non avrei potuto incontrare altrimenti; per tutta la fatica, i mal di testa e le poche ore di sonno, che lasciano quel senso di "fatto", di "compiuto", di "significato"...

Grazie, San Sisto, per tutto ciò che mi regali, ogni volta...

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