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Sono troppo caotica per definirmi in poche parole, ma come diceva Nietzsche "bisogna avere il caos dentro di sé per partorire una stella danzante"...

mercoledì 29 luglio 2009

Basalto Nero

21 GUNS
GREEN DAY

Do you know what’s worth fighting for
When it’s not worth dying for?
Does it take you breath away
And you feel yourself suffocating?
Does the pain weight out the pride?
And you look for a place to hide?
Did someone break your heart inside?
You’re in ruins

One, 21 guns
Lay down your arms
Give up the fight
One, 21 guns
Throw up your arms into the sky
You and I

When you’re at the end of the road
And you lost all sense of control
And your thoughts have taken their toll
When your mind breaks the spirit of your soul
Your faith walks on broken glass
And the hangover doesn’t pass
Nothing’s ever built to last
You’re in ruins

One, 21 guns
Lay down your arms
Give up the fight
One, 21 guns
Throw up your arms into the sky
You and I

Did you try to live on your own
When you burned down the house and home?
Did you stand too close to the fire?
Like a liar looking for forgiveness from a stone

When it’s time to live and let die
And you can’t get another try
Something inside this heart has died
You’re in ruins

One, 21 guns
Lay down your arms
Give up the fight
One, 21 guns
Throw up your arms into the sky
You and I



Questa canzone è stata la mia sveglia, insieme alla (fastidiosa) suoneria ascendente della Nokia, per i quattro giorni (più domani) a L'Aquila. Apparte questo, come al solito, i testi dei Green Day li sento molto miei. "When you’re at the end of the road /And you lost all sense of control / And your thoughts have taken their toll", che senso ha parlare?, aprire bocca e lasciar andare?, perché parlare e dire sempre solo inutili cazzate?
Meglio riflettere in silenzio, per cercare di essere sinceri con se stessi e coerenti con i propri sentimenti. E poi, abbassare la testa e iniziare a correre, correre, correre... e non smettere mai. Senza lasciarsi sopraffare dagli altri, cercado di realizzare i nostri desideri. Per cui, VAFFANCULO (questa parola è stata eletta parola del campo O.o) a tutte le ferite e tutte le cicatrici che ci saranno per arrivare a farli diventare realtà: io mi farò l'anestesia!

È la stessa cosa, che è viva e morta,
che è desta e dormiente, che è giovane
e vecchia. Queste cose infatti,
ricadono nel mutamento in quelle,
e quelle viceversa in queste.
Eraclito, Frammenti, 88

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